Per eseguire una bonifica amianto, sono necessarie diverse autorizzazioni e certificazioni, sia per l’azienda incaricata che per l’esecuzione dei lavori. Ecco le principali autorizzazioni richieste per la rimozione e smaltimento dell’amianto:
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1. Iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali
L’azienda che effettua la bonifica dell’amianto deve essere iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali per la categoria specifica. Le due categorie principali legate alla bonifica amianto sono:
- Categoria 10A: Per la bonifica di beni contenenti amianto in matrice compatta (come tetti in eternit).
- Categoria 10B: Per la bonifica di beni contenenti amianto in matrice friabile (molto più pericolosa, in quanto le fibre di amianto possono essere facilmente disperse nell’aria).
2. Piano di Lavoro (PdL)
Prima di iniziare qualsiasi lavoro di bonifica, l’azienda deve redigere un Piano di Lavoro (PdL) dettagliato, che descrive tutte le operazioni da eseguire. Il PdL deve includere:
- La descrizione del tipo di amianto presente e del suo stato (compatto o friabile).
- Le modalità di rimozione o incapsulamento.
- Le misure di sicurezza adottate per prevenire l’esposizione dei lavoratori e la dispersione di fibre nell’ambiente.
- Le modalità di imballaggio e trasporto dell’amianto.
- La destinazione finale del materiale pericoloso (discariche autorizzate).
Questo Piano di Lavoro deve essere inviato all’ASL (Azienda Sanitaria Locale) competente almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori. L’ASL può approvare il piano, richiedere modifiche o vietare l’intervento se non conforme alle normative.
3. Autorizzazione ASL
Una volta presentato il Piano di Lavoro, l’ASL deve autorizzare l’intervento. L’autorizzazione prevede la verifica del piano per garantire che le operazioni siano svolte in sicurezza e nel rispetto delle normative. Solo dopo aver ottenuto l’approvazione dall’ASL, i lavori possono iniziare.
4. Autorizzazione per il Trasporto di Rifiuti Pericolosi
L’amianto rimosso deve essere trasportato in discariche o impianti di smaltimento autorizzati. Per farlo, l’azienda deve essere iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali anche per la Categoria 5, che riguarda il trasporto di rifiuti pericolosi, come l’amianto. Questa iscrizione garantisce che l’azienda utilizzi veicoli adeguati e segua le procedure di trasporto in sicurezza.
5. Autorizzazione per la Discarica
Il materiale contenente amianto rimosso deve essere smaltito in discariche autorizzate per rifiuti pericolosi. Questi impianti devono avere tutte le autorizzazioni necessarie per accettare e trattare materiali pericolosi come l’amianto. L’azienda che esegue la bonifica deve organizzare il trasporto e lo smaltimento in tali impianti, rilasciando la documentazione necessaria per dimostrare che il materiale è stato trattato correttamente.
6. Certificazione di Avvenuta Bonifica
Al termine dei lavori, l’azienda deve rilasciare al committente (il proprietario dell’immobile) una Certificazione di Avvenuta Bonifica. Questo documento attesta che l’intervento è stato eseguito correttamente, in conformità con il Piano di Lavoro approvato e con le normative vigenti. Tale certificazione è essenziale per documentare che l’amianto è stato rimosso o trattato in sicurezza e può essere richiesta in future transazioni di vendita o affitto dell’immobile.
7. Autorizzazione edilizia (se necessaria)
In alcuni casi, specialmente quando la bonifica amianto comporta modifiche strutturali all’edificio (ad esempio, la rimozione e sostituzione di tetti in eternit), potrebbe essere necessario ottenere un’autorizzazione edilizia dal comune di competenza. Questo dipende dalla portata dell’intervento e dalle normative locali in materia edilizia.
8. Piano Operativo di Sicurezza (POS)
L’azienda deve redigere anche un Piano Operativo di Sicurezza (POS) per ogni cantiere di bonifica amianto. Il POS dettaglia le misure di sicurezza per i lavoratori coinvolti, i dispositivi di protezione individuale (DPI) da utilizzare, le procedure di emergenza e le precauzioni per prevenire l’esposizione all’amianto durante i lavori. Il POS è un obbligo previsto dal Testo Unico sulla Sicurezza del Lavoro (D.Lgs. 81/2008) e deve essere reso disponibile in cantiere.
9. Formazione degli Operatori
Oltre alle autorizzazioni aziendali, è obbligatorio che tutti gli operatori che lavorano con l’amianto abbiano completato corsi di formazione specifici. Gli addetti devono essere formati secondo le norme previste dal D.Lgs. 81/2008, e devono essere in grado di:
- Riconoscere il materiale contenente amianto.
- Manipolare e rimuovere l’amianto in sicurezza.
- Utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale (DPI).
10. Ispezione dell’ASL durante i lavori (se necessaria)
Durante l’esecuzione dei lavori di bonifica, l’ASL può effettuare ispezioni per verificare che il piano di lavoro venga rispettato e che le misure di sicurezza siano adeguatamente adottate. Queste ispezioni servono a garantire che non ci siano rischi per la salute pubblica o per i lavoratori.
Per richiedere e avviare una bonifica amianto, è essenziale che l’azienda incaricata abbia tutte le autorizzazioni necessarie per operare in sicurezza e nel rispetto delle leggi. Dalla redazione del Piano di Lavoro all’autorizzazione dell’ASL, ogni passaggio deve essere eseguito con la massima precisione per garantire la protezione della salute e dell’ambiente.